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Annuario dei dati ambientali della Toscana 2024

Presentazione del 13° Annuario dei dati ambientali della Toscana 2024 , che illustra i risultati di un anno di monitoraggio da parte dell’Agenzia della Arpat con focus su acqua e cambiamenti climatic.

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Presentato in Palazzo Strozzi Sacrati il rapporto sui dati ambientali della Toscana. Al centro della giornata il tema dell’acqua e degli effetti quantitativi e qualitativi determinati su questo elemento dai cambiamenti climatici. Continua invece il trend generalmente positivo che riguarda la qualità dell’aria in Toscana

La presentazione dell’Annuario dei dati ambientali della Toscana 2024 è un momento importante di diffusione e condivisione dell’informazione ambientale. Un appuntamento ricorrente che giunge alla tredicesima edizione e rappresenta il risultato di un anno di monitoraggio da parte dell’Agenzia; la mole di dati raccolti da ARPAT racchiusa nell’Annuario, rappresenta infatti un “termometro” per misurare lo stato di salute ambientale nella nostra regione. Il focus è stato dedicato quest’anno ad uno dei temi più “delicati”: l’acqua e a come il cambiamento climatico incida sulla quantità e qualità delle acque, già impattate dalle attività antropiche.

Misurare e monitorare questi effetti è il punto di partenza per attivare politiche di resilienza adeguate e disponibili per tutti. Tutti i relatori intervenuti convengono nel considerare i dati ambientali presentati in data odierna come un patrimonio collettivo pubblico, utile per orientare le scelte istituzionali, non più rinviabili, ma anche per stimolare nuovi stili di vita nei singoli e nella collettività. Oltre ad essere un momento di confronto tra i diversi attori: associazioni ambientaliste, mondo produttivo e sindacale, che a diverso titolo si occupano di ambiente e sono interessati a trovare soluzioni sostenibili per la protezione dell’ambiente e il contrasto agli effetti del cambiamento climatico.

Secondo il presidente Eugenio Giani: “La presentazione dell’Annuario dei dati ambientali, giunto alla tredicesima edizione, è un appuntamento irrinunciabile. Frutto del lavoro di analisi, controllo e monitoraggio da parte dell’Agenzia di protezione ambientale della Toscana, l’Annuario offre un quadro esaustivo dello stato dell’arte delle matrici ambientali, indispensabile per orientare la capacità di risposta dei decisori, ma anche per accrescere la consapevolezza della popolazione- ha detto sempre Giani – Il monitoraggio offerto dall’Agenzia è centrale in rapporto alle sfide imposte dai cambiamenti climatici. Pensiamo per esempio all’acqua e all’approccio culturale diverso che dobbiamo assumere rispetto al tema delle precipitazioni atmosferiche. Vere e proprie “bombe d’acqua” sono fenomeni che hanno perso il carattere della straordinarietà, come vediamo anche in questi giorni, per rientrare invece nell’ordinario. Qui si deve concentrare la priorità di tutti gli enti pubblici in rapporto alle azioni a difesa del territorio. La gestione dell’assetto idrogeologico è un aspetto sul quale come Regione Toscana stiamo concentrando il massimo degli sforzi”.

“Sono molto soddisfatto- ha concluso Giani – di vedere che per quanto riguarda la qualità dell’aria in Toscana vengono confermati trend di miglioramento anche marcati e anche nelle situazioni storicamente più difficili, come ad esempio nel fiorentino. Questo ci fa capire che le politiche adottate per il contenimento dell’inquinamento hanno dato risultati positivi”.

“L’Annuario di ARPAT- sottolinea l’assessora all’Ambiente Monia Monni -è ormai un appuntamento ricorrente per conoscere lo stato dell’arte dell’ambiente toscano, ma anche per comprenderne mutamenti, la capacità di risposta e di resilienza, per capire se le politiche adottate producono gli effetti previsti, se emergono criticità inattese, se l’azione regionale va ripensata o è coerente. È un termometro importante per misurare lo stato di salute della nostra Regione, tanto più in un momento come quello che stiamo vivendo, tristemente caratterizzato dagli effetti dei cambiamenti climatici. Non possiamo che essere orgogliosi, come Regione, di poter contare su un tale strumento, frutto delle tante competenze e professionalità che operano in ARPAT per difendere e tutelare ogni giorno con il loro presidio, la ricchezza del patrimonio ambientale della nostra splendida Regione”.

“Dalla lettura dei dati ambientali, emerge un quadro in evoluzione dello stato di salute dell’ambiente toscano – ha commentato Pietro Rubellini direttore generale ARPAT- che risente ormai da qualche anno degli effetti dovuti al cambiamento climatico, determinando uno stress di alcuni comparti ambientali. Gli indicatori del comparto acqua, essendo uno tra i più delicati – evidenziano una tendenza al peggioramento delle condizioni naturali. Le cause sono da ricercarsi nella scarsa permanenza dell’acqua nei suoli e nella diminuzione della ricarica degli acquiferi, entrambi fenomeni imputabili al cambio del regime delle precipitazioni concentrate e intense.
La qualità delle acque di balneazione si è mantenuta ad un livello elevato, con il 95,3% delle aree e il 98,3 dei km di costa controllati in classe “eccellente. Per quanto riguarda la qualità dell’aria, si registra una tendenza di lieve miglioramento ma l’approvazione il 14 ottobre u.s. della nuova Direttiva europea che stabilisce il rispetto di limiti significativamente più severi di quelli attuali, entro il 2030, sia pure ancora leggermente più alti dei valori di riferimento dell’OMS, ci pone davanti a nuove sfide”.

Annuario Arpat

L’Annuario dei dati ambientali, giunto alla sua tredicesima edizione, assolve a una funzione strategica che la legge assegna ad ARPAT in termini di informazione e diffusione della conoscenza ambientale. É anche uno strumento per comprendere i mutamenti dell’ambiente e la capacità di risposta e di resilienza, utile per capire se le politiche adottate producono gli effetti previsti, se emergono criticità inattese, se l’azione regionale va ripensata o è coerente. É un termometro importante per misurare lo stato di salute della nostra Regione, tanto più in un momento come quello che stiamo vivendo, tristemente caratterizzato dagli effetti dei cambiamenti climatici.

Anche quest’anno l’Annuario è strutturato per tematiche ambientali – aria, acqua, mare, suolo, agenti fisici e sistemi produttivi – ed è pensato come raccolta di schede di indicatori, attraverso cui vengono approfonditi i temi ambientali. Gli indicatori sono poi ricondotti al modello DPSIR, un modello di derivazione europea elaborato per interpretare le dinamiche ambientali, ancora molto efficace per raffigurare e connettere tra loro tutti gli elementi e le relazioni. Per ogni indicatore è evidenziato un “messaggio chiave” che rende immediatamente fruibile il quadro della situazione ambientale in Toscana.

Comunicato Stampa 28/10/2024 – Arpa

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