Scheda che riassume le operazioni di ripristino ambientale del fondale del Giglio a seguito del naufragio della nave Costa Concordia.
Comunicato Stampa 13/01/2022 – Costa.it
Il progetto di rimozione del relitto Concordia ha sempre avuto come priorità la protezione dell’ambiente dell’Isola del Giglio. Un impegno che non si è fermato quando il relitto è stato portato via dall’isola, ma che è continuato anche successivamente, con la pulizia e il ripristino dei fondali impattati dal naufragio.
Le attività di monitoraggio ambientale e di ripristino delle condizioni dei fondali sono state indicate dal Ministero dell’Ambiente attraverso le prescrizioni che la Conferenza di Servizi, appositamente convocata, ha stabilito subito dopo il naufragio. Al fine di monitorare il corretto svolgimento dei lavori è stato nominato un Osservatorio, presieduto dalla Dott.ssa Maria Sargentini, con all’interno rappresentanti di organismi scientifici, come ISPRA e ARPAT Toscana, Ministero dell’Ambiente, Provincia di Grosseto, ed enti locali, con particolare riferimento al Comune dell’Isola del Giglio.

Il lavoro tecnico e scientifico è stato condotto da ricercatori e specialisti di ecologia marina, co-ordinati dal responsabile scientifico del progetto Giandomenico Ardizzone, che hanno operato all’interno dell’Università di Roma “La Sapienza”, del Consorzio di Biologia Marina di Livorno (CIBM) e dell’Università degli Studi di Genova. La parte relativa alla rimozione dei materiali utilizzati durante il progetto di recupero del relitto è stata effettuata da Micoperi.
Le attività svolte si possono suddividere in tre fasi:
- Censimento
Si è svolto da giugno ad agosto 2012 con l’obiettivo di acquisire informazioni sull’area in cui si trovava il relitto, raccogliendo elementi conoscitivi utili alle scelte progettuali e per la valutazione dei possibili impatti provocati dai lavori, identificando quindi gli interventi ottimali per poterli ridurre. Le indagini conoscitive hanno interessato l’ambiente marino in tutte le sue componenti (fisica, chimica e dinamica delle acque, popolamenti bentonici e planctonici, praterie di Posidonia, popolamenti ittici, rumore subacqueo e osservazione dei mammiferi marini, ecc). - Analisi e monitoraggio durante i lavori di rimozione
Dall’inizio dei lavori sono stati condotti campionamenti delle diverse componenti fisico, chimiche e biologiche marine. Oggetto di analisi sono state le masse d’acqua, con rilievi sulle correnti, la torbidità dell’acqua e la sedimentazione. Tali indicazioni hanno consentito di tenere sotto controllo gli effetti ambientali di tutte le attività di cantiere, garantendo l’attivazione, qualora necessario, delle misure di intervento previste. Al fine di salvaguardare i mammiferi marini, sono stati anche effettuati monitoraggi acustici. - Ripristino dell’ecosistema marino
Questa fase riguarda tutte le attività necessarie al ripristino dei fondali in modo da riportarli alle condizioni presenti precedentemente al naufragio. Dopo la partenza del relitto a luglio 2014, sono state avviate le operazioni per la pulizia dei fondali marini e il recupero di tutti i materiali e le strutture utilizzati durante il progetto di rimozione del relitto, come le piattaforme e i sacchi che costituivano il “falso fondale” su cui poggiava la nave dopo il suo raddrizzamento. Queste operazioni si sono concluse con successo nel 2018.
Parallelamente, è stato avviato il progetto di ripristino della fauna marina, della durata di 5 anni. Le attività di restauro hanno consistito nel trapianto e nel monitoraggio di organismi che potessero accelerare la ricostituzione naturale delle biocenosi, come la posidonia e vari coralli. A 3 anni dall’inizio delle attività, nel 2021, sono stati trapiantati 1500 m2 di posidonia e un totale di 353 gorgonie. Il graduale ripristino degli habitat ha portato a una nuova colonizzazione di pesci, che hanno tra l’altro beneficiato dell’interdizione alle attività di pesca per tutta la durata del progetto.
Contenuti Correlati
Il naufragio delle Casto Concordia >>
Ultime notizie…
- Apre le prenotazioni per la visita all’Isola carcere di GorgonaDal 15 febbraio il Parco Nazionale Arcipelago Toscano apre le prenotazioni online per la visita all’Isola carcere di Gorgona in una delle 30 date disponibili
- Escursioni all’Isola di Giannutri in PrimaveraEscursioni all’Isola di Giannutri: un’esperienza unica tra natura e storia. Aprono le prenotazioni per le escursioni giornaliere speciali del 30 marzo e 6 aprile
- Vivere il Parco 2025Programma “Vivere il Parco 2025” per le isole dell’Arcipelago Toscano organizzato dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano: escursioni, visite guidate, laboratori,….
- Visitare l’Isola di Montecristo 2025Da lunedì 27 gennaio si potrà prenotare online la visita guidata all’Isola di Montecristo. Sono previste 23 escursioni nel 2025 organizzate dall’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano con partenza da Piombino/Elba e due, 16 maggio e 13 giugno con partenza da Porto S. Stefano, con scalo all’Isola del Giglio.
- Visita guidata al Faro Capel RossoDomenica 5 Gennaio Visita guidata al Faro Capel Rosso con la Guida Parco Marina Aldi
- Orari Autobus in vigore 25 dicembre e 01 Gennaio 2025Orari degli autobus all’Isola del Giglio in vigore il 25 dicembre 2024 e il 1° gennaio 2025 delle linee Giglio Porto – Giglio Castello – Giglio Campese
- Informativa Saldo IMU 2024Si comunica che entro il prossimo 16 dicembre 2024 i contribuenti sono tenuti a versare il saldo Imu 2024. Si […]
- Orario Invernale dei Traghetti 2024/2025Orari dei Traghetti da/per l’Isola del Giglio in vigore dal primo dicembre per la tratta Porto S. Stefano – Giglio Porto delle due compagnie di navigazione Maregiglio e Toremar